Gianna Gancia denuncia i Prof

"Ora è ufficiale, la Provincia a guida Centro Destra chiederà un risarcimento al governo centrale"

Gianna Gancia - giovane presidente leghista della Provincia di Cuneo - intende citare a giudizio lo Stato italiano, per i pesanti danni arrecati alla finanza pubblica provinciale e al comparto edilizio. «Sono almeno 300 i posti di lavoro persi nel settore delle costruzioni - spiega Gancia - e la colpa è del patto di stabilità del governo Monti. Senza contare i lavori fermi o mai partiti non per mancanza di soldi ma perché bloccati a Roma». Ferma sulla sua decisione di non aumentare le tasse e forte del fatto che la sua Provincia ha i conti migliori a livello regionale, la pasionaria lady Calderoli è decisa a proseguire con la diffida: «Il Tesoro ci deve oltre 20 milioni e se il denaro non sarà trasferito al più presto nelle nostre casse siamo pronti a citare in giudizio il governo dei prof». Cuneesi gente tranquilla, dice il proverbio, ma guai a toccargli il portafoglio. Infatti dalle parole si è passati ai fatti e la richiesta ufficiale è stata esposta dal vice Presidente Rossetto durante l'ultima assemblea di giunta. Ora la pratica è in mano a chi di dovere, ma come in passato ha già fatto la Provincia di Venezia (sempre a guida PDL e Lega) sono molto alte le possibilità che lo stato centrale sia costretto a pagare il suo debito. Una bella prova di forza e serietà da parte di un'amministrazione che si è sempre dimostrata molto vicina ai suoi cittadini.

Commenti

  1. gianna gancia dovrebbe denunciare i produttori di alcolici per aver ridotto così lei e il suo compagno

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