Cittadinanza Onoraria a Mussolini: il problema più importante per il consiglio comunale di Cuneo

"Si dibatte sulla cancellazione di un'onorificenza attribuita oltre 70 anni fa ma non si pensa ai gravissimi problemi attuali"

 Certo, come scrive qualcuno, anche se gli anni passano non si può far finta di niente di fronte agli avvenimenti della storia, anche perché l’antifascismo ha sempre le sue esigenze. Evidentemente i nostri padri e i nostri nonni all'epoca del Fascismo furono violentati e irretiti da Benito Mussolini e dal suo regime. Ciò malgrado nel 1928 la città di Cuneo aveva già visto risultati ovviamente così demagogici e propagandistici da indurla a insignire il Duce della cittadinanza onoraria. Parliamo della inaugurazione della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia, della inaugurazione della prestigiosa sede della Camera di Commercio e Industria, dell’inizio dei lavori della nuova stazione ferroviaria, dell’inizio dei lavori di Corso Dante, con l’idea di fare della parte centrale un giardino, del restauro completo della facciata della Chiesa di S. Francesco, delle opere di sistemazione e realizzazione dei servizi della Piazza del bestiame, del mercato coperto di Piazza Seminario, del restauro del teatro civico Toselli (che era stato dichiarato inagibile dalle autorità di P.S.) del riordinamento del sistema di illuminazione pubblica. Il resto dei fatti (le solite realizzazioni di propaganda, dal Ponte Nuovo al Liceo, dalla sede della federazione Agricoltori a quella dell’Opera Maternità e Infanzia, allo stadio ecc. ecc.) venne dopo, a cittadinanza onoraria già irrimediabilmente concessa.
D'altronde bisogna tenere conto delle vessazioni subite proprio in quegli anni dai cuneesi che furono costretti a riversare un vero plebiscito di consensi a favore di Mussolini e del Fascismo nel rinnovo della Camera dei Deputati. Infatti, su 167.300 elettori della provincia, 144.427 (l’86%) si recò alle urne per pronunciarsi sulla lista predisposta dal Gran Consiglio del Fascismo: i “sì” assommarono a 140.111, i “no” risultarono solo 4.157, vale a dire il 2,8% dei votanti e il 2,5% degli elettori. Bisogna purtroppo riconoscerlo, troppo poco per dare consistenza all'antifascismo “naturale” dei cuneesi.

            Forse di questi tempi l’attuale Consiglio comunale di Cuneo farà finalmente giustizia di questa vergogna. Dopo quasi 70 anni dalla morte del Duce, nel pieno della crisi economica, occupazionale, politica e sociale che strangola gli Italiani (e noi cuneesi), troverà motivazioni per togliere finalmente a Mussolini la cittadinanza onoraria di Cuneo.

di Paolo Chiarenza - IMPEGNO SOCIALE (La Destra - Fiamma Tricolore)

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