Albanese fa il pieno alla sua Audi nuova di zecca, con il gasolio rubato ai camionisti
" Raccontiamo ancora un caso di integrazione che non funziona. Macchine di grossa cilindrata per immigrati senza redditto fisso. Il caso nel Saluzzese"
La notte del 26 luglio u.s., i carabinieri della stazione di Costigliole, hanno sorpreso, alla periferia del paese in un’area agricola, un giovane intento a riempire il serbatoio della propria autovettura, un modello recente di un’Audi, un'auto di grossa cilindrata che non tutti i cittadini italiani onesti possono permettersi, con il carburante contenuto in alcune taniche trovate chissà dove. Si tratta di un Albanese, pregiudicato, senza un lavoro fisso, da diversi anni nel nostro paese nonostante la propensione a delinquere.
Alle chieste spiegazioni di tale attività, data l’ora ed il luogo a dir poco insolito, l’uomo minimizzava fornendo banali motivazioni. L’attento sopralluogo nell'area permetteva di rinvenire un'altro contenitore pieno del prezioso carburante nonché una pompa manuale per il travaso di liquidi.
La concomitante presenza nei pressi di alcuni mezzi pesanti parcheggiati nel cortile interno di una officina meccanica, demoliva i dubbi residui grazie anche all'ammissione dell’uomo, il quale confessava, tra l’altro, d’aver prelevato illecitamente altre volte carburante dal medesimo sito. Il titolare dell’officina meccanica infatti, non era la prima volta che denunciava siffatti ammanchi.
E’ così finito nei guai il giovane albanese G.S. 28enne, operaio agricolo residente a Saluzzo. E' stato così denunciato all'Autorità Giudiziaria di Saluzzo per furto.
Conoscendo i tempi e i modi della giustizia italiana, siamo certi che mentre scriviamo questo articolo l'uomo sarà già libero, a bordo della sua Audi fiammante, in attesa di qualche nuovo furto da commettere. Un'altro caso di integrazione che non funziona affatto. Ancora una volta nella tranquilla provincia di Cuneo, ancora una volta nel Saluzzese. Raccontiamo ormai quotidianamente di casi come questo, protagonisti cittadini stranieri, venuti nel nostro bel paese non per lavorare, pagare tasse ed integrarsi, ma per dar man forte alla delinquenza locale oppure aggravare ulteriormente la già complessa situazione della sicurezza anche in proprio. Non possiamo accettare ancora per molto questa drammatica situazione. Ci scrivono decine di lettori spaventati, preoccupati e desiderosi di aiuto. Ormai l'italiano è inerme vittima di un fenomeno migratorio sempre più aggressivo e destabilizzante, attendiamo un segnale dalle istituzioni, ma nostro malgrado, conoscendo i membri dell'attuale esecutivo, non riusciamo proprio ad essere ottimisti a proposito. Sarebbe bello che politica e magistratura, anziché preoccuparsi della vita privata di Silvio Berlusconi, si occupassero seriamente di questo grave problema e iniziassero a fare un po d'ordine e pulizia. Ma ci rendiamo conto, che in questa Italia, è ancora un'utopia.
A Cura della Redazione di Ne Parlano a Cuneo
di L.R. - Notizia tratta dal resoconto di Targato Cn - Commento di L.R.
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