"Vogliamo l'acqua" africani in rivolta a Saluzzo
"Chiedono diritti che non hanno neppure i nostri concittadini ed al grido di Italiani di Merda vengono difesi dai soliti terzomondisti nostrani"
“Vogliamo l’acqua” si leggeva su pezzi di cartoni, mostrati a chi è accorso a vedere ieri la loro protesta sulla rotonda tra corso Roma e via Savigliano davanti al Tribunale, lo snodo più trafficato della città. "Italiani di Merda" "Italiani Razzisti" "Fuck You" "Kyenge Presidente" gli slogan della manifestazione, ovviamente non autorizzata, contro i cittadini saluzzesi al rientro dalla dura giornata di lavoro. L’occupazione dell’area è iniziata intorno alle 17, 30 di ieri pomeriggio, quando un’ottantina di stagionali africani, accampati nella tendopoli abusiva al Foro Boario ha fatto irruzione nella rotonda bloccando il traffico, alcune auto che stavano transitando, e spaventando notevolmente la popolazione locale allo scopo ultimo di attirare l’attenzione sui motivi della protesta e rendersi visibili. Nel pomeriggio di ieri era stato rimosso, per decisione del Comune, un allacciamento idrico abusivo da loro creato allo scopo di portare acqua dai bagni pubblici del Foro Boario all'accampamento, dove vivono in tende e costruzioni di fortuna. Probabilmente abituati a rubare l'acqua, anziché pagarla come i normali cittadini, i componenti della comunità che conta ormai oltre 550 persone hanno deciso di far sentire la loro voce, accusando di Razzismo chiunque non conceda loro ogni cosa.
“L’allacciamento idrico è un abuso che poteva creare dei problemi di scarico per le acque reflue” ha sottolineato l’assessore Marcella Risso, tentando di giustificarsi agli occhi dei rappresentanti di Caritas, Comunità Papa Giovanni, esponenti del Comitato Antirazzista, mediatori culturali che come di consueto, anziché criticare l'abuso ai danni degli onesti saluzzesi, si schieravano dalla parte di chi delinque. “Non ce ne andremo, fino a quando non riavremo l’acqua” era la decisione ferma espressa dai braccianti, diventati più numerosi nell'arco delle due ore successive, probabilmente rincuorati dalle farneticanti promesse della ministra per l'integrazione Kyenge che in più di un'occasione ha invitato gli immigrati a non rispettare le leggi italiane se queste fossero da loro non gradite. . Alcuni di loro erano sdraiati a terra, altri hanno cercato di spiegare ai presenti accorsi intorno alla rotonda, la precaria situazione in cui vivono, cercando di incolpare, non se stessi per la malaugurata scelta di invadere il nostro paese, ma il popolo italiano che non porge loro la mano e si limita a concedere loro appena 35€ al giorno come sostentamento, oltre ovviamente ai beni di prima necessità. Il traffico cittadino è stato bloccato intorno all'area del sitting e dirottato nelle vie circostanti.“ Siamo preoccupati - ha affermato L. C. della Comunità Papa Giovanni di Saluzzo - sotto il sole con 42 gradi, in quell'accampamento, con appena 35€ al giorno per vivere, temiamo anche problemi di salute. Chissà, aggiungiamo noi, cosa penserà questo signore dei tanti italiani che ogni giorno faticano ad unire il pranzo con la cena, cosa penserà delle aziende schiacciate dagli studi di settore e dei nostri pensionati che nonostante abbiano pagato tasse tutta la vita, oggi si ritrovano a cercare cocci di pane tra i rifiuti? La manifestazione, si è poi conclusa, non senza momenti di grande tensione. Come di consueto in questi casi, le deboli autorità locali, Sindaco in primis, si sono piegate allo straniero, ed invece di smantellare il campo abusivo e rimandare a casa loro questi signori, si sono impegnate, a spese dei contribuenti italiani onesti, a sistemare al più presto questi clandestini, così che possano soggiornare comodamente nella nostra provincia. Un'altra triste storia dunque, un'altro esempio di integrazione impossibile e di problema migratorio sempre più insostenibile... Auspichiamo una netta presa si posizione, prima che sia troppo tardi, da parte delle autorità competenti, il fenomeno migratorio, non è più tollerabile, occorre procedere immediatamente ai rimpatri e al blocco delle frontiere, se questo non accadrà in tempi brevi, come gli indiani d'America, anche gli italiani saranno costretti a vivere, decimati, nelle riserve.
Servizio a Cura della Redazione di Ne Parlano A Cuneo
Dalla nostra inviata Luna de Gattis
una città abusiva di 550 persone?
RispondiEliminail sindaco,i vigili,le fdo...che facevano dormivano?