Studi di Settore ammazza Aziende

Le Interviste Esclusive di Ne Parlano a Cuneo

"Io artigiano schiacciato dalla Burocrazia e dalla folle tassazione degli Studi di Settore"

Ne abbiamo parlato molte volte. In Italia il Fisco non solo non è Amico, ma non è neppure equo. In un periodo storico come questo, dove la crisi globale voluta dalle Banche d'affari Private e dalle Lobby internazionali che le governano, sta mandando in rovina milioni di esseri umani in tutto il pianeta, ci si aspetterebbe dallo Stato democratico un'aiuto, o quanto meno una marcia indietro per quanto riguarda la Pressione Fiscale e la Burocrazia
Invece, anche in questo, l'Italia ai tempi del governo larghe intese pare non aver capito nulla del mondo reale e delle vere situazioni in cui versano Artigiani e piccoli Imprenditori del Bel paese. Abbiamo ricevuto una toccante lettera da un'Artigiano Cuneese. Purtroppo dobbiamo dire ex Artigiano, perchè il fisco e la burocrazia l'hanno costretto a chiudere la sua piccola attività. Questa è la sua storia...

"Una vita passata a far sacrifici, un lavoro che non conosce ferie ed orari, tante spese, tante tasse, tanti debiti sempre onorati... ma poi..."

Ma poi arrivi ad un punto in cui non ce la si fa più. Quando lo Stato ti chiede 10 ma tu hai solo incassato 8, non puoi più permetterti di andare avanti...

"Immagino che il riferimento sia agli Studi di Settore..."

Voluti da Prodi, Visco e Padoa Schioppa, ma mantenuti pure da Tremonti e dal governo dei Moderati, sono la più ignobile carognata che lo stato e le varie agenzie di riscossione abbiano inventato... A prescindere che tu lavori a Milano o a Napoli, oppure in un paesino di montagna, che tu sia aperto 24 ore  su 24 oppure solo un'ora a settimana, che tu abbia incassi oppure no a quei sondaggi maledetti non importa... La media dice 100  e tu devi dichiarare 100... Se poi dichiari di più, pagherai la differenza... Ma se dichiari di meno, automaticamente per lo stato sei un'Evasore....

"Un sistema davvero assurdo, figlio di un'ideologia post Comunista..."

Figlio di incompetenti e burocrati. Chi fa questi studi è gente pagata da tutti noi, statali privilegiati, dagli stipendi d'oro, gente che non sa cosa succede realmente fuori dal suo ufficio, gente che non ha idea di cosa significhi davvero lavorare e faticare...

"Questo è il grosso limite di chi amministra Equitalia e Agenzia Entrate, gente dagli stipendi 3/4 volte superiori alla media di coloro che controllano...."

Certo, sono persone veramente fuori dal mondo e che oltretutto non conoscono la materia su cui legiferano... Come può un banchiere, uno che ha studiato Ragioneria, sapere come funziona il lavoro in officina... Conoscere le nostre spese, il tempo di lavoro, la fatica...
Semplicemente non può...

"Bisognerebbe che per certe cose, sia data voce alle categorie...."

Ma certo, chi meglio di un'artigiano può sapere davvero fin dove la tassazione è giusta e dove invece diventa furto?

"Un tempo funzionava così, la voce ultima era affidata alle corporazioni che conoscevano da vicino le problematiche dei vari settori che rappresentavano... Purtroppo nel mondo Globalizzato, tutto questo è utopia..."

Dicono che si stava meglio quando si stava peggio, ed hanno ragione...
A prescindere da un discorso politico che non sarei in grado di sostenere, qui la situazione è drammatica, fino a qualche anno fa, si lavorava, ti facevi il mazzo dalla mattina presto fino a notte, ma almeno mettevi da parte qualcosa... Oggi invece... puoi anche lavorare 24 h su 24 ma tanto a guadagnare è solo lo stato...

"La pressione fiscale è alle stelle, la burocrazia è imbrigliante, i controlli sono frequenti e meschini... insomma chi ha voglia di fare impresa è frenato alla nascita..."

Non mi hanno portato via solo il lavoro, ma l'entusiasmo, la passione e la voglia di fare. 
Non capiscono che l'imprenditore crea ricchezza, da lavoro e crescita, è un fattore positivo per l'economia reale. Invece di incentivare la libertà d'impresa, loro la demoralizzano... Poi si lamentano che non c'è lavoro... Lasciate in pace chi il lavoro ancora ce l'ha... vedrete che poi ne arriverà dell'latro...

"E' la mentalità che è sbagliata e dunque fallimentare. Si pensa di risanare il bilancio aumentando tasse e controlli, non si rendono conto che la strada è esattamente l'opposta..."

Io ho sempre predicato una cosa: Pagare di meno per pagare Tutti.
Vi sembrerà un'ovvietà ma è così che dovrebbero andare le cose... Una tassazione giusta, equa e adeguata alla situazione economica contingente... solo così si potrà uscire dal baratro in cui siamo scivolati...

"Ora la tua azienda è chiusa. Equitalia è arrivata anche da te..."

E' iniziato tutto un'anno fa. Secondo gli studi di settore dovevo al fisco 10 mila euro in più rispetto a quanto avevo versato... Calcolando che avevo già pagato circa il 70% di quello che realmente avevo incassato e che il restante 30% finiva nelle spese aziendali e una minima particella per la mia famiglia... Capirete che non avevo più nulla...
Non ho pagato... Ho fatto un'inutile ricorso... E dopo poco più di un anno dovevo al fisco quasi 30 mila euro... Inutile dire che non li ho... quindi? Tutti a casa... si chiude... Io ed il mio socio... Senza lavoro... A sopravvivere grazie a mogli coraggiose che lavorano senza sosta per dare il loro contributo...

"Dunque la crisi centra fino ad un certo punto..."

Direi di si... lavoro ne avevamo... magari non più come 4/5 anni fa, ma comunque ce n'era... 
Si poteva vivere tranquillamente, pagare le spese e contribuire al bilancio famigliare... ma lo stato ingordo a detto di no... Niente soldi per la famiglia, tutti nelle nostre casse...

"Ora dunque sei disoccupato... senza sussidi perchè lavoravi in proprio e poi del resto sei italiano quindi va bene così, quali sono i rimpianti che ancora vivono nel cuore di un'uomo di cinquant'anni rovinato dal suo stesso Stato?"

Rimpianti non ne ho... Ho fatto il possibile, sono stato onesto, ho pagato finchè ho potuto. In cambio non ho avuto nulla, ma non mi importa. Sono felice perchè almeno non ho dovuto pagare l'ennesima batosta di TARES e non dovrò farmi salassare l'anno prossimo dalla Service Tax che sulle attività sarà una batosta assurda... 
Un'amara soddisfazione...

"Amara soddisfazione si... Perchè la giostra delle imposte non si ferma mai... "

Non si ferma, è sempre li in agguato... Quando meno te lo aspetti di colpisce, come una Iena su di una carcassa... Questo è lo stato italiano... Un'ignobile persecutore, che ogni giorno umilia il proprio cittadino, lo strangola con le sue grandi mani assassine e quando sta per morire come uno sciacallo gli strappa via le interiora... Una visone cupa e un pochino squallida, ma che rende bene l'idea... L'Italia è questo... meglio andare via... chi può l'ha già fatto...

Ci rimane difficile capire come in un periodo storico come questo, in cui tantissime persone vivono il dramma che abbiamo raccontato, tantissimi italiani vivono in una situazione di grandissima precarietà e pesante difficoltà, lo stato non sappia fare altro che tassare, aggredire, spiare, colpire, sempre e solo il cittadino indifeso...
Su queste pagine raccontiamo spesso drammi famigliari, storie toccanti, momenti di vita vissuta al limite della sopportazione ma sempre e comunque con grande dignità... 
Ci piacerebbe che la classe dirigente che ci comanda, imparasse ad usare il cuore, non solo quando si tratta di accogliere i barconi di clandestini, ma anche quando si tratta di aiutare la sua stessa gente...

di Luna De Gattis - La Redazione di Ne Parlano a Cuneo

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Commenti

  1. Un dramma italiano...
    Invece di pensare tanto ai "Migranti" bisognerebbe aiutare la nostra gente...
    Ma questo è solo un sogno nell'Italia della Kyenge...

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