Cinesi: gli invisibili tra di noi
"Viaggio esclusivo nel mondo della China-Italy: la comunità asiatica più potente che si annida nella nostra società come uno stato nello stato"
INCHIESTA ESCLUSIVA - A cura di Luisa Rozio
INCHIESTA ESCLUSIVA - A cura di Luisa Rozio
Negozi, piccole fabbriche, Ristoranti, Saloni di Bellezza e Centri Massaggi: l'invasione cinese dell'Italia è fatta di tanti piccoli particolari. A differenza di altre Nazionalità, in apparenza, la comunità cinese non arreca alcun danno alla nostra società, non avete mai sentito infatti di Cinesi stupratori, assassini, spacciatori, ladri o maniaci come ci hanno abituato troppe altre etnie. La loro missione è diversa, loro non vengono in Italia per portare delinquenza e terrore come gli altri, i cinesi stanno lavorando ad un'acquisizione lenta e graduale di quello che è il nostro patrimonio economico. Non so dirvi cosa sia meglio, probabilmente una chiusura delle frontiere ed una priorità nazionale finalmente attuata in controtendenza con i disastri della società multirazziale, ma il dato che emerge da questa nostra indagine è proprio questo.
Lavorano anche 15 ore al giorno, a parte pochi fortunati, la stragrande maggioranza di questa gente vive in condizioni al limite dello schiavismo. Il loro stipendio è ridicolo paragonato alla media degli italiani. La loro forza è questo stacanovismo incredibile e l'innata dedizione alla causa anche senza troppe costrizioni. Il mondo sommerso dei Cinesi in Italia è ancora molto oscuro e pieno d'ombre, non sappiamo quanti ce ne siano, si ipotizza anche un milione. In molti sono irregolari, lavorano in nero, producono merce scadente e contraffatta che poi invade a prezzi da concorrenza sleale le nostre città, portando alla crisi e alla disoccupazione migliaia di famiglie italiane. Ha fatto scalpore nelle scorse ore, la tragedia di Prato, un fabbrica totalmente sconosciuta alle autorità in cui lavoravano decine di operai senza alcun minimo diritto e ben che minima sicurezza è stata protagonista dell'ennesimo incidente sul lavoro, questa volta con alcune vittime. In tanti si sono indignati, ma ci chiediamo, perchè nessuno a mai controllato quei posti?? ASL, Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Comune, Ispettorato al Lavoro: tutti organi spietati ed inflessibili quando si tratta di colpire ed affondare le piccole imprese italiane, in questi casi hanno inspiegabilmente latitato, perchè? Cosa c'è dietro a tutto questo? Chi lucra alle spalle di questi schiavi? Le istituzioni, non possono non sapere, perchè non fanno nulla? Domande che abbiamo voluto porre a diverse persone che arrivano dallo stato comunista, ma nessuno ha voluto o saputo darci una risposta. Lo stato e i suoi organi preposti al controllo, glissano, parlano di scarsità d'organico e controlli impossibili, cosa che stride parecchio con quanto detto sopra. Il dato è comunque allarmante, mentre i nostri negozi, i laboratori artigiani, le piccole imprese chiudono i battenti a causa di tasse assurde e crisi economica inflessibile, proliferano nelle nostre città i corrispettivi d'origine asiatica. Possibile che laddove la nostra gente non ha più la forza di sopravvivere, costoro invece riescano a trovare terreno fertile? Domande che ci poniamo, ma che non trovano una risposta concreta. Intervistare questa gente è impossibile, ci abbiamo provato, siamo andati in alcuni grandi magazzini da loro gestiti, ma l'accoglienza non è stata delle migliori, ci hanno praticamente cacciato via, senza rilasciare alcuna dichiarazione. Osservando e documentando una settimana tipo, ci appare però evidente che le condizioni di lavoro concesse a questi ragazzi siano da totale sfruttamento, abbiamo contato una media di 15 ore di lavoro, abbiamo scoperto dei veri e propri dormitori nel retro di questi negozi, tutto ovviamente non a norma e a fortissimo rischio. Questi schiavi, non denunciano, perchè loro stessi non hanno i documenti in regola e dunque rischiano l'espulsione, inoltre ritornando in Cina sanno che non li aspetterebbe certo una condizione migliore. Ci paiono comunque indottrinati e abbastanza convinti della loro missione, tutto sommato fin da bambini crescono con questa mentalità, laddove noi vediamo sfruttamento, loro vedono una normale giornata di lavoro. Il danno per noi e per la nostra Italia è enorme: Evasione Fiscale, Contraffazione, Concorrenza Sleale, introduzione sul mercato di materiali potenzialmente tossici e molto pericolosi, una quantità enorme di individui sconosciuti alle istituzioni che possono in qualsiasi momento compiere reati d'ogni genere, emissione di gas tossici nell'ambiente, abusivismo, sfruttamento e per quanto riguarda le ragazze anche prostituzione. Insomma, l'amico cinese, in apparenza docile e mansueto, nasconde un lato potenzialmente catastrofico per le sorti della nostra Nazione e della nostra comunità. Che fare??
La nostra proposta è semplice: blocco totale dell'immigrazione, controlli a tappeto con relative espulsioni immediate di chiunque non risulti in regola, tartassare questa gente, rendere la loro vita impossibile (così come avviene per le aziende italiane), introdurre nei reati l'aggravante di Nazionalità non Italiana. Una ricetta semplice ed immediata per ridare ordine e sicurezza alla nostra Nazione, fare pulizia e finalmente dare una boccata d'ossigeno alla nostra economia ormai ridotta alla fame...
Commenti
Posta un commento
Lascia un commento alla redazione di Ne Parlano a Cuneo.
L'informazione libera e senza censure, la voce della Gente della Granda.