Violenza in Famiglia - Processato Albanese

"Ancora un caso di maltrattamenti tra le mura di casa, ancora una volta l'immigrazione non si dimostra risorsa"

Questa mattina il pm Attilio Offman ha chiesto una pena particolarmente severa per A.M., albanese, a processo con l'accusa di estorsione, lesioni, minacce, violenza sessuale e violazione di domicilio: 7 anni di carcere e 800 euro di multa. Secondo l'accusa l'uomo avrebbe estorto dal 2006 al 2009 alla donna con la quale aveva avuto una lunga relazione, varie somme di denaro minacciandola di rivelare al marito di essere il padre del figlio di lei.
E proprio su questo capo d'imputazione il pm ha insistito, richiamando l'episodio del settembre 2009 quando lui entrò in casa della donna con l'inganno e la minacciò che avrebbe chiesto l'esame del DNA per provare che la figlia era sua. Lei gli consegnò il denaro che aveva a disposizione pur di toglierselo di torno: “M. usava il ricatto tutte le volte che aveva bisogno del denaro”. Le versioni dei fatti date dall'imputato sarebbero state tutte smentite dai fatti: “Aveva anche ammesso di aver preso a 'schiaffetti' la donna”. Solo sull'episodio sulla presunta violenza sessuale avvenuta in una camera d'albergo in Liguria le prove dell'accusa sarebbero più indefinite, con la versione di lei contro quella di lui.
Per la difesa, invece, sarebbe la donna la persona più inattendibile: “M. ha sempre dato spiegazioni plausibili senza cadere in contraddizioni. Alla base di tutto c'era la profonda gelosia di lei, che in un momento di rabbia lo avrebbe denunciato”.
I due avevano avuto una relazione affettiva. Conosciutisi nel 2002, nel 2004 era nata una bambina. La donna, anch'essa di nazionalità albanese, era sposata: “Lei stava sempre con me, il marito, una bravissima persona, era un jolly, lo vedeva poco. Quando nel 2005 sono finito in carcere, mi veniva sempre a trovare ed è stata lei a pagarmi l'avvocato”. L'imputato aveva poi precisato che “mi dava i soldi spontaneamente, lo ha fatto tante volte. Lavoravo, non avevo bisogno di chiederle soldi. Una volta mi ha dato 4.000 euro perché mi voleva fare un regalo”. Una donna gelosa, secondo A.M. che “non voleva che frequentassi altre. Ma mi cercava sempre. Dopo che mi ha denunciato nel 2008 abbiamo continuato a vederci”. E sul presunto episodio di violenza: “Al mare eravamo stati bene e avevamo trascorso una serata bellissima”.

Tratto da TargatoCn

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