Immigrati truffano il comune di Alba

"Dichiaravano redditi da fame per avere i contributi per pagare l'affitto, ma tra lavoro in nero e false dichiarazioni non si potevano affatto definire poveri"

La solita vecchia storia del paese duro con i deboli e clemente con i delinquenti. Siamo nella ricca e prosperosa Alba, anche qui l'immigrazione si fa sentire, non parliamo, grazie a Dio, ancora di città Multietnica ma poco ci manca. Chioschi di Kebab, venditori di merci contraffatte, abusivi, spacciatori, piccola e grande criminalità ormai la fanno sempre più da padrone, ma non è tutto. L'immigrato si sa, il più delle volte è parassita, come una zecca si attacca alla pelle del cittadino italiano e ne succhia via il sangue fino all'ultima goccia, ma ciò che è accaduto nella Città del Tartufo è davvero vergognoso. Non contenti di ottenere già dallo stato italiano una diaria di 35€ al giorno come contributo spese, non soddisfatti di avere due pasti caldi al giorno gentilmente offerti dalle Caritas con l'aiuto di tutti noi, alcuni immigrati da tempo in zona hanno osato di più. Nonostante lavorassero da tempo, rigidamente in nero, non contenti di violare già una legge italiana, hanno pensato bene di auto dichiararsi  nulla tenenti, quindi poveretti senza neppure un soldo per pagare l'affitto che qualche padrone di casa razzista osava chiedere loro. Il comune, dal canto suo, mentre si rivela sempre intransigente e preciso dinnanzi ad un italiano in difficoltà, non è altrettanto severo e senza cuore quando di fronte ha il cosiddetto "migrante", nessun controllo è infatti stato fatto prima di erogare un cospicuo contributo mensile a questi falsi poveri, i quali per mesi hanno potuto indebitamente godere di risorse, quindi soldi di tutti i cittadini Albesi, che dovevano essere destinate ad altri usi, magari aiutando le decine di pensionati italiani che non sanno come fare ad arrivare alla fine del mese. Cornuti e Mazziati dunque gli Italiani. Spendiamo soldi a palate per accogliere, salvare e nutrire queste persone, doniamo loro cibo, vestiti ed un tetto sotto cui stare, offriamo loro un lavoro, togliendolo alla nostra gente e questi individui, anziché ringraziare, approfittano del nostro buonismo e come dei corvi su di una carogna agonizzante, ci strappano via il poco barlume di vita che ancora abbiamo. 
Questi signori sono stati per ora denunciati, non faranno neppure un giorno di carcere e non restituiranno nulla di ciò che hanno rubato, perchè si sa come vanno queste cose, a differenza degli italiani, su questi loschi personaggi non può certo infierire la vergogna di Equitalia, perchè in questi casi, Automobili e Case denunciate da pignorare non ve ne sono. Insomma ancora una volta a rimetterci sarà pantalone, ciò l'Italiano onesto e pagatore di tasse. Ancora una volta il sacrificio di migliaia di famiglie piemontesi, è finito nella bocca avida ed ingorda dell'ultimo arrivato. Pensiamo che sia giunta ormai l'ora di mettere un freno a queste vergogne, l'italiano deve venire sempre prima ed ogni euro pubblico, deve essere speso prima di tutto per la nostra gente. Mai più un'immigrato dovrà poter derubare il nostro popolo e se questo dovesse avvenire durissima dovrebbe essere la pena, perchè non c'è nulla di più schifoso dell'ospite che ci ruba in casa...

di Luna De Gattis

Commenti

  1. Gentile Sig. De Gattis,
    penso che per completare il pezzo sia necessaria un ultima precisazione. Questi emigrati che lavorano "rigorosamente in nero violando una legge italiana" hanno datori di lavoro extracomunitari, comunitari o cuneesi?
    Cordialità.
    Enrico Califano

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    1. Gentile Signor Enrico,
      molti negozi, specialmente di cinesi, sono gestiti interamente da Extracomunitari, quindi il nero è evidente, molte ditte edili, purtroppo sono ormai gestite in maniera quanto meno ambigua da cittadini dell'Est, alcuni ai noi comunitari, come i Rumeni e da altri grazie a Dio non ancora facenti parte dell'unione... Poi vi è certamente qualche Italiano, che pur di mantenere stipendi da fame accetta furbescamente l'immigrazione... Noi li chiamiamo traditori...

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