"Non rispetta i dettami dell'Islam" - Marocchino massacra la moglie
"L'integrazione che non c'è. Il caso shock ad Alba. Disoccupato Marocchino maltratta la moglie per anni solo perchè si vestiva troppo all'occidentale"
Dovrà ora rispondere dei reati di atti persecutori (stalking) e maltrattamenti in famiglia un 43 enne disoccupato, ma sorprendentemente con regolare permesso di soggiorno, di nazionalità marocchina e fede islamica, denunciato nei giorni scorsi dai Carabinieri della Compagnia di Alba alla locale Procura della Repubblica. L'uomo, che da anni, nonostante sia ben noto alle forze dell'ordine, vive in città con la moglie 33 enne sua connazionale, non lavorava da tempo, ma da sempre picchiava la compagna perché, secondo lui, usava stili di vita ed indossava vestiti troppo occidentali. Cosa inaccettabile per un buon mussulmano che si identifica solamente nella farneticante legge coranica, così, come più di un Iman consiglia di fare, ha deciso di farsi giustizia da solo. Secondo il corano infatti, la donna non è altro che un oggetto che deve obbedire agli ordini del uomo, pena una sonora punizione.
Lei, dopo l'ennesimo litigio col marito che cercava di imporgli con la forza atteggiamenti più consoni ai loro dettami religiosi e culturali, si è recata al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Alba ed ha richiesto l'intervento dei Carabinieri sul numero d'emergenza 112. Poi, una volta dimessa con una prognosi di alcuni giorni per le abrasioni che presentava sulle braccia ed un livido al viso, è stata accompagnata in caserma dai militari ed ha denunciato il marito per una serie di episodi di persecuzione e violenza domestica che andavano avanti da alcuni mesi. Violenze sessuali, fisiche e psicologiche nel pieno rispetto dei dettami della cultura islamica.
I Carabinieri sul caso hanno avviato le indagini acquisendo anche altri referti medici in ospedale per lesioni subite in passato ad opera del marito dalla donna e raccolto la deposizione di alcuni vicini di casa della coppia al quartiere della Moretta. Al termine degli accertamenti il marocchino è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria che ha già emesso nei suoi confronti un decreto di divieto di avvicinamento alla vittima nel frattempo trasferita in un luogo protetto grazie all'intervento dei servizi sociali territoriali subito attivati dai Carabinieri. C'è però da scommettere, che ben presto il tutto si risolverà con una pacca sulla spalla, e l'immigrato sarà ancora libero di girare per le nostre città.
Questo scioccante caso non è il primo, è semmai l'ennesimo di una lunga serie di violenze e abusi sempre ad opera di immigrati che non hanno alcuna voglia di integrarsi con la nostra cultura e la nostra società. Queste persone infatti, come riporta un noto giornale on-line che potete visitare CLICCANDO QUI , non sono certo nel nostro paese per rispettare le nostre leggi e tanto meno i nostri stili di vita, la loro missione è sottomettere coloro che giudicano infedeli, e per farlo non è ammessa alcuna pietà. Oggi è toccato ad una moglie, ieri ad una figlia, ma spesso accade che la rabbia e l'odio si scateni contro cittadine italiane innocenti che nel nostro paese come nel mondo Arabo, secondo questi individui dovrebbero servire solo come oggetti d'arredo. Ecco perchè la stragrande maggioranza degli stupri, vede come carnefici gli stranieri, il loro credo, la loro cultura, la loro pseudo religione gli dice che è cosa buona e giusta. Noi invece pensiamo che sia cosa buona e giusta bloccare l'avanzata di questa gente, fermare l'invasione delle moschee, fermare l'avanzata dei clandestini e ristabilire la nostra legge. Lo dobbiamo ai nostri figli...
di Luna De Gattis
Questi sono i soggetto che la ministra Kyenge chiede di accogliere!!
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