Io Donna Italiana Vittima della Violenza di un Migrante

"Io vittima di stupro vi racconto come la mia vita è irrimediabilmente cambiata" 

Le Interviste Shock di Ne Parlano a Cuneo
ESCLUSIVO: La storia di una donna Italiana, violentata da un Romeno senza fissa dimora, lui si potrà rifare una vita, mentre lei sarà segnata per sempre.

Ne Parlano a Cuneo, per vocazione, è il giornale-blog che da spazio alla gente comune, ai cittadini della Granda che nessuno vuole ascoltare, a chi vorrebbe far sentire la propria voce ma non ha i mezzi per farlo. Su queste colonne raccontiamo Storie di gente Normale, italiani come tanti che a differenza degli altri vivono o hanno vissuto sulla propria pelle esperienze drammatiche che in qualche modo, inesorabilmente ne hanno segnato l'esistenza. 
Oggi, raccogliamo la triste esperienza  di Maria, donna Italiana, che vive nella nostra Provincia. Quest'anno compie quarant'anni, ma la sua vita si è fermata a quando ne aveva trentacinque. Era una sera di fine estate, agosto 2008, con un gruppo di amiche era andata a Torino, per passare un venerdì sera di divertimento e spensieratezza, lasciati a casa i problemi, i pensieri quotidiani, per qualche ora appena, l'unico obbiettivo era lo svago. Il capoluogo di Regione, si sa, vive di luci e ombre, la maestosità e le bellezze architettoniche del centro, la movida e i locali d'ogni genere fanno da contrasto con i quartieri multietnici malfamati ed in mano alla criminalità. In queste aree off-limits per la gente comune, convivono non senza problemi, razze ed etnie provenienti da ogni parte del globo, in un pentolone di multiculturalismo senza regole ogni giorno va in scena il lato nero dell'immigrazione. Spaccio, violenze, prostituzione, furti, aggressioni, stupri... Sono all'ordine del giorno, nell'indifferenza delle amministrazioni locali più interessate ai congressi farsa del Partito Democratico che non alla sicurezza dei propri cittadini. La nostra storia dunque, inizia così, nella Torino multietnica. Un gruppo di 5 amiche si ritrovano nella grande città, prendono un'aperitivo, mangiano una pizza davanti alla Mole, bevono un caffè in piazza San Carlo e si preparano a tornare a casa....

"Tutto Normale dunque fino a questo punto..."

Si, la serata era trascorsa normalmente. Il centro è tranquillo, a parte i disturbi dei venditori abusivi di rose, tutto sommato innocui, nulla che facesse pensare a ciò che di li a poco sarebbe accaduto...

"Ad un certo punto della serata, decidi di tornare a casa, ti dirigi allora verso la macchina, da sola?"

Si... io ero da sola perchè sono l'unica che arrivava da Cuneo, le altre erano tutte di Torino. Quindi la mia macchina era posteggiata in un parcheggio diverso dalla loro... Mi sono detta che sarei riuscita a raggiungere il mio mezzo senza problemi, anche perchè era in una zona abbastanza tranquilla ed in vista...

"Invece.... qualcuno a deciso che non doveva andare così...."

Salutate le amiche, ho preso il lungo Po... non c'era molta gente, avevo un pochino di paura, come se mi aspettassi che qualcosa sarebbe andato storto... Ho aumentato il passo... Ma il parcheggio pareva non avvicinarsi più... All'improvviso, mi accorgo che qualcuno mi sta seguendo... Non capisco... Non vedo nessuno, ma sento i passi... Mi dico che sarà solo un'idea dettata dalla tensione... Proseguo... All'improvviso qualcosa mi prende per il braccio...

"Ti fermo un'attimo... ora il racconto diventa drammatico... quindi sentiti libera di dire ciò che credi... sfogati pure... ma se preferisci fermarti... ti comprendiamo benissimo...."

...(si asciuga una lacrima....) No, voglio proseguire...
Una mano mi blocca il braccio, rimango come pietrificata, non ho la forza di reagire, il mio istinto di sopravvivenza va nel panico... Mi si presenta di fronte un ragazzo, carnagione olivastra, scura, forse dell'Est europeo, cappellino da baseball in testa, orecchino vistoso, collana da gangster al collo... Mi blocca ed inizia a parlottare qualcosa... Capisco che non è italiano... Forse Albanese... ma ben presto mi rendo conto di essere davanti ad un Rom...
"Dammi la borsetta, portafogli... dammi soldi..." inizia a spintonarmi urlandomi in faccia queste cose... Non so che fare... non so neppure reagire....

"Da donna... immagino che sarà stato un momento davvero terribile, da non augurare a nessuno... I passati? Qualcuno che potesse dare una mano?"

Non lo so... non ho visto nessuno... ma penso che nessuno avrebbe avuto il coraggio di fare nulla, questi non hanno nulla da perdere, la gente normale si....
.... Mi spintonava... d'un tratto mi mostra un coltellino... piccolo... ma capace di fare molto male... io terrorizzata, lui insensibile e pronto a tutto...

"Poi però... la tentata rapina, diventa qualcosa di più grave..."

Si... "Tira fuori i soldi, p..... italiana... o ti faccio vedere io...." inizia ad insultarmi... aggredirmi... offendermi... non so come, ma mi ritrovo con la schiena contro il muretto sul fiume... Sono isolata... in una zona buia... nessuno mi può vedere... nessuno mi può sentire... mi rendo conto che se questo bastardo, volesse uccidermi lo potrebbe fare senza farsi notare da nessuno... Probabilmente anche lui capisce che può rubarmi altro...
Inizia a toccarmi.... con le sue luride mani mi palpeggia il seno, cerca di sbottonarmi i pantaloni... mi strappa la camicia... Lo supplico di fermarsi... gli ho dato tutto ciò che avevo... la borsa i soldi... ma non basta.... "Ora p..... italiana tu prova amante Rumeno..." con una frase del genere... mi strappa i pantaloni e le mutande... Sono immobilizzata... semi nuda... in mezzo ad una strada, davanti a me un uomo sporco e aggressivo, senza pietà e senza cuore... lo supplico di lasciarmi stare, lo imploro di non fare quello che ha in mente... In vano... 

"Vedendo il tuo sguardo... sentendo la tua voce... direi che può bastare così... hai già detto abbastanza... da qui in poi... purtroppo è abbastanza chiaro ciò che è accaduto...."

Ha fatto ciò che ha voluto. Poi mi ha gettata a terra, nuda e umiliata. Violentata nel corpo, distrutta nell'anima... S'è portato via la mia borsa, i miei soldi, i miei documenti, il mio cellulare... ma sopratutto la mia dignità...

"Poi fu preso... il tuo non fu l'unico caso, questo vizio è molto presente in quella comunità e il soggetto non poteva certo esserne esente... lui pagherà, ha pagato, con qualche mese di carcere... qualche pacca sulla spalla e una tirata d'orecchie... ma tu..."

Io non mi dimenticherò mai di quella maledetta sera... L'umiliazione di andare in ospedale in quelle condizioni, la paura nel chiedere aiuto, le vergogna della denuncia, il timore di malattie... Tutte cose brutte, schifose, terribili... ma nulla in confronto a ciò che provo ora...
Non riesco ad avere rapporti con i miei partner, non riesco proprio ad avere partner... Non riesco a stare da sola, non esco la sera, sono tornata a vivere con i miei genitori perchè ho paura... Dormo con la luce accesa... Alterno giornate in cui non mangio a giornate in cui mi strafogo senza controllo... Sono da cinque anni in cura da uno psicologo... Ma non basta... La mia vita... in pochi minuti... è stata totalmente rovinata... per colpa di un essere schifoso...

"Dimenticare non sarà facile... certe cose rimangono... le ferite si cicatrizzano... ma questi orribili ricordi non passeranno forse mai... Coraggio Maria... so che non sarà semplice, ma sono certa che chi ti vuol bene è con te e ti accompagnerà in questo percorso... Concludendo questa intervista... vorrei chiederti... perchè, hai deciso di raccontaci questa storia? Perchè ai scelto di rendere pubblica questa parte così nera della tua vita?"

Perchè la gente, le donne, ma anche e sopratutto gli uomini italiani, deve sapere. Devono capire che le nostre città stanno diventando qualcosa di invivibile, si stanno degradando ogni giorno che passa, la sicurezza è utopia, la libertà individuale è sempre più baluardo tramontato. L'accoglienza ad ogni costo, sta distruggendo la nostra identità e umiliando quella che era la Nazione che ci hanno lasciato i nostri Padri. Non è più accettabile che ogni volta che una donna da sola esce di casa sia esposta a pericoli così gravi per la sua persona. Non è accettabile che lo stato non faccia nulla e che anzi sostenga chi questi disagi li provoca. 
L'immigrazione, non è bella, non è cosa buona giusta come ci vogliono fare credere... L'immigrazione è violenza, crudeltà, abusi, aggressioni.... La gente normale deve sapere, deve conoscere... E chissenefrega se qualcuno non ci crederà... Il mondo è pieno di stolti, lo sappiamo bene, ma c'è anche tanta gente intelligente che può capire che le cose devono cambiare...


Ogni parola, in aggiunta a questa intervista, sarebbe superflua.
Abbiamo ascoltato una testimonianza toccante, le parole di chi ha vissuto sulla sua pelle un dramma incancellabile. Ora si aprirà un dibattito, ne sono certa, in molti criticheranno Maria e la sua denuncia, altri non le crederanno e altri ancora giustificheranno l'aggressore dicendo che anche gli italiani fanno altrettanto.
E' tutto vero, plausibile, gli italiani fanno altrettanto, forse pure peggio, questa storia magari è inventata, ma ce ne sono altre migliaia tragicamente vere, Maria forse ha solo manie di protagonismo, ma ci sono altre donne che invece tacciono per paura e vergogna. Morale... Riflettete gente... davvero è necessaria tutta questa invasione dei "nuovi" italiani? davvero l'immigrazione è una risorsa? davvero abbiamo così tanto benessere da poterlo condividere con altri? davvero abbiamo così pochi delinquenti in casa nostra da doverne aggiungere altri di matrice straniera? .... Attendo le vostre risposte...
Per ora... Grazie per la lettura...

di Luna De Gattis


Commenti

  1. Storia davvero sconvolgente... Ma purtroppo tremendamente reale...
    Kyenge, Boldrini, Vendola e co..... VERGOGNA!

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  2. io da uomo anziano sono inorridito ed incazato!!! a certa gente specie a qst extracomunitari ... li evirerei ..altro che galera !!! ma capisco che le mie idee sono vecchie e di destra !! so solo una cosa ...che dobbiamo smettere di far entrare certa gentaglia e trattarla meglio di ITALIANI . nati vissuti e cresciuti sotto la bandiera della nostra patria . poi chiamatemi pure razzista ..ma meglio essere razzisti che accogliere il marciume degli altri !!

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    1. Sono perfettamente d'accordo con usnavy!!! Usanavy unisciti a noi ! Stiamo cercando di formare un folto gruppo per poi conoscerci di persona ed intraprendere delle iniziative sotto i Palazzi di Roma affinchè schifezze come la boldrini e la kienge e tutti i lestofanti che le proteggono siano finalmente accusati da chi non la pensa come loro che sono i più!

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  3. a me sempre a Torino e' capitato un giorno, che scesa dal pulman alle ore 14 per andare a lavorare vicino a Porta Susa, ad un tratto mi sento una mano sulla spalla sinistra, mi volto e vedo un rumeno che mi aveva messo il braccio intorno alle spalle, con una manata gli tolgo il braccio intorno a me, e gli grido che se non va via, con l'ombrello gli spacco la testa...una signora che mi ha vista alterata, mi chiese cosa fosse successo, glielo dissi, e anche questa lo sgrido', e lui ando' via con la coda fra le gambe...sono di una delinguenza inaudita...eppure i nostri governanti difendono loro, e offendono noi donne italiane, e uomini italiani..sembra che abbiano paglia nel cervello..fino a quando non capita a qualcuno delle figlie o delle mogli...loro..poi......

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  4. Anche di questa notizia, come di quelle relative alle altre "interviste" pubblicate - e probabilmente inventate - su questo SERISSIMO blog, non c'è nessuna traccia su Google. Neanche sulla stampa locale.
    Come mai?

    https://www.google.it/search?q=torino+stupro+rumeno&biw=1004&bih=636&sa=X&ei=osNrUpHbMfD34QTWzIDABA&ved=0CCEQpwUoBjgK&source=lnt&tbs=cdr%3A1%2Ccd_min%3A1%2F10%2F2008%2Ccd_max%3A20%2F11%2F2008&tbm=#psj=1&q=torino+stupro+rumeno&start=0&tbs=cdr:1,cd_min:1/10/2008,cd_max:20/11/2008

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