Il Bacio infame della No Tav
"Ancora oltraggiosi attacchi alle Forze dell'Ordine ed alle istituzioni nel cuore della Val Susa"
Servizio in Val Susa di Luisa Rozio
di Luisa Rozio
Servizio in Val Susa di Luisa Rozio
All'indomani dell'ennesima manifestazione No Tav in Val di Susa, l'Italia si interroga. Non si parla delle reali motivazioni che spingono i centri sociali di mezzo stivale a scendere periodicamente in piazza seminando paura e terrore, quelle infondo presumo non interessino neppure a questi "disobbedienti", l'argomento di cui oggi scrivono tutti i giornali è il bacio, che una manifestante ha dato sulla visiera dell'elmetto ad un poliziotto che stava facendo con grande senso dello stato e del dovere il proprio lavoro sottopagato. Un bacio che in molti hanno disegnato come gesto di distensione, di amore e complicità tra i ribelli e le forze dell'ordine. Io ero in Val Susa, ho visto ciò che è successo realmente e vi assicuro che non è affatto così. La stessa No Tav, intervistata stamane da alcuni quotidiani ha svelato il vero motivo di quel gesto provocatorio e fuori luogo. Ma veniamo alla cronaca di questa giornata di ordinaria follia. Mentre il corteo sfila intonando slogan ai limiti del vergognoso, la città che oltrepassiamo svela uno scenario da film dell'orrore. Porte e finestre delle case chiuse, serrande dei negozi abbassate, paura negli sguardi dei rarissimi passanti. I nostri occhi osservano uno scenario di guerra. I manifestanti non parlano, non rilasciano dichiarazioni, "La Zanzara del Web" qui da fastidio, fa paura e ce ne accorgiamo subito. Ci limitiamo allora a seguire l'andamento della processione disordinata. Alcuni anziani all'angolo della strada esprimono la loro perplessità, non capiscono come sia possibile che ragazzini Siciliani oggi siano qui ad urlare il loro odio contro un'opera che non li riguarda di certo, proviamo a giustificarli, ipotizzando un loro fortissimo senso civico, gli anziani ridono e ci dicono che questa gente è qui solo per far danni.
Non capita nulla, nessuno scontro, ancora una volta le Forze dell'Ordine si dimostrano impeccabili, ancora una volta sono il nostro orgoglio. Il loro senso dello stato, l'amore per la patria ed il dovere qui stonano davanti alla rabbia, agli insulti, alle raccapriccianti prese di posizione di questi estremisti. Da un lato il senso più alto della civiltà, dall'altro il becerume più inaudito. Passa qualche ora, poi avviene il fattaccio di cui tutti parlano. La No Global non ha certo buone intenzioni, è consapevole che i poliziotti non possono reagire, le leggi folli di questo bizzarro paese, vietano agli agenti di rispondere con la forza agli attacchi fisici e verbali. Davanti all'arroganza della grillina, un ragazzo poco più che ventenne, preparato, eroico, attento ed impassibile. Un esempio per tutti noi, davvero una grande persona prima che un valoroso agente. La signorina senza vergogna lo provoca, gli lecca la visiera, lo palpeggia, lei stessa si definirà "Street Walker" cioè Puttana, vuole oltraggiarlo con la sua perversa capacità di atteggiarsi. Lui resta immobile, lei continua a schernirlo tra le grida di approvazione degli altri manifestanti. Vogliono lo scontro, la guerra. Non l'avranno, perchè le forze dell'ordine sono molto più capaci di loro a reggere il gioco ignobile, un militare di questi vale più di mille manifestanti. Così il raccapricciante spettacolo si esaurisce. Dopo una giornata di ordinaria follia ognuno di questi figli di papà con la passione per la ribellione, torna nel suo villino in periferia a mangiarsi un pasto caldo cucinatogli dalla cameriera filippina. In Val Susa restano i rifiuti di un pomeriggio all'insegna della disobbedienza.
I cittadini normali possono piano piano tornare alle loro vite, riprendersi il loro paese. La vergogna di quanto accaduto resta. La foto della No Tav che bacia il poliziotto fa il giro del mondo, lei rilascia gongolate interviste assurde ed agghiaccianti in cui esprime senza mezzi termini tutto il suo odio verso l'Italia, verso i ragazzi delle Forze dell'Ordine e verso il senso dello stato. Si scrive l'ennesima pagina squallida di una vicenda che ci lascia sempre più perplessi. Ognuno ha il diritto di manifestare, di esprimere il proprio pensiero, ma in Val Susa, questo diritto diventa sopruso, oltraggio a pubblico ufficiale, tradimento per la propria Patria.
Senza parole, lasciamo la valle, non potremo mai dimenticare queste tremende immagini che ancora ci appaiono come incubi nelle nostre menti. Ringraziamo le Forze dell'Ordine per l'ottimo lavoro. Grazie Ragazzi! Il nostro pensiero affettuoso è con voi...
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