Costretta a Prostituirsi dai "Nuovi Italiani"
"Parla una giovane ragazza Rumena, per anni schiavizzata da una banda di criminali dell'Est, oggi ha la forza di denunciare"
INTERVISTA ESCLUSIVA - di Luna De Gattis
(Il Contenuto dell'articolo è molto forte, di prega di prestare attenzione)
"Mi hanno portata in Italia che avevo solo 16 anni. I miei genitori sono morti in un'incidente d'auto, sono stata affidata ad uno Zio. Mi ha venduta per pagare i suoi debiti con dei criminali del paese. Sono diventata la loro schiava.. la loro serva per cinque lunghi anni di sofferenza, paura e umiliazioni..."
Inizia così la terribile storia di Maria (nome di fantasia). Oggi è una ragazza fragile di 21 anni, vive in una comunità del nord Ovest, l'aiuto dei volontari la sta avvicinando piano piano ad una normalità che da troppo tempo le è stata portata via. Pochi mesi fa, una retata contro lo sfruttamento della Prostituzione della polizia di Milano, l'ha salvata da un'incubo che durava da 5 anni. Oggi è libera, ma il ricordo di quella terribile esperienza è ancora vivo in lei.
"Avevo 16 anni.. mi hanno violentata a turno per giorni. Mi hanno picchiata, umiliata. Sono stata costretta a fare le peggio cose. Erano sei uomini, tutti rumeni, tutti della mia stessa razza, della mia stessa nazionalità. Tutti senza cuore, senza limiti, senza paura. Non ero sola, c'erano altre ragazzine come me. La più piccola aveva 14 anni, la più grande 17. Abbiamo passato una settimana in questo piccolo appartamento fuori città. Sette giorni di violenze, dolore, umiliazioni. Sette giorni mangiando solo pane e acqua. Sette giorni al freddo, senza poterci lavare, senza poter vedere la luce.. Sette giorni di abusi.."
Nei suoi occhi c'è ancora il dolore provato in quella terribile prima settimana di segregazione. Insieme ad altre 7 ragazze, tutte minorenni, è rinchiusa in un monolocale di 30 metri quadrati. Non c'è una finestra, un bagno, l'acqua corrente. Peggio di una prigione del regime Comunista. Urlare e chiedere aiuto non serve, perchè in quella zona nessuno verrà mai a salvarle. Ogni tanto la porta si apre, entrano due o tre uomini, connazionali, prendono queste ragazzine innocenti e le violentano, le massacrano di botte, poi se ne vanno lasciandole a terra doloranti.. ma il peggio deve ancora venire...
"Erano passati circa 6 o 7 giorni. La porta si apre, avevamo paura.. Entrano in due, mi prendono per i capelli e mi fanno alzare. Sono nuda, sporca.. Debole e vulnerabile. Mi portano via.. Dopo una settimana vedo la luce.. mi acceca.. vedo per la prima volta cosa c'è attorno a me, un vecchio casermone eredità del regime comunista.. Percorriamo un lungo corridoio pieno di calcinacci. Poi mi spingono a terra dentro un'altra stanza.. Sembra una specie di bagno.. ricordo ancora lo shock dell'acqua gelida che mi hanno buttato addosso... Hanno preso un idrante ed hanno iniziato a lavarmi, con acqua freddissima.. Non riuscivo neppure a fuggire a quel getto che batteva sulla mia pelle nuda come una raffica di pugni.. Come un'animale mi hanno levato di dosso il segno di 7 giorni di prigionia. Un asciugamano per scaldarmi pochi istanti.. una maglia ed un pantalone per coprirmi.. mi hanno legata, bendata.. trascinata via.."
Passeranno circa tre giorni. Per Maria è l'inizio di un viaggio da percorrere segregata nel bagagliaio di un'auto. Rivedrà la luce in Italia. A Milano...
"Non conoscevo nessuna parola di Italiano. Ma per quello che dovevo fare non importava. Sono finita sulla strada, a vendere il mio corpo per mantere i miei aguzzini. Loro per lo stato italiano erano dei poveretti, gli assistenti sociali gli davano da mangiare, lo stato gli dava 30/40 € al giorno di sussidio.. Insomma mentre io ero una schiava senza documenti, loro erano difesi dalle istituzioni..."
Questo è il lato più incredibile della vicenda. Gli sfruttatori, erano cittadini Romeni all'apparenza integrati nel nostro paese. Svolgevano ogni tanto qualche lavoretto saltuario, sempre senza reddito, venivano mantenuti da tutti noi. Periodicamente le associazioni di volontariato (tipo Caritas) gli donavano pacchi di cibo e vestiti.. ma mentre succedeva tutto questo, Maria ed altre 5 ragazzine minorenni venivano sfruttate, violentate e costrette a prostituirsi per pochi euro..
"Dovevo portare a casa 500€ al giorno. La tariffa massima che usavamo era di 30€.. quindi capisci che non era possibile.. se non arrivava quella cifra.. si arrabbiavano molto.. ci picchiavano, a volte ci sodomizzavano, ci penetravano con oggetti di legno o ferro gelido, ci legavano e ci facevano passare la notte in ginocchio sulla ghiaia.. E' stato terribile.. non lo auguro a nessuno.. davvero a nessuno..."
Scoppia in un mare di lacrime Maria, un pianto liberatorio.. Sul suo corpo si vedono ancora i segni di quei cinque anni di violenze. La sua voce trema, ha ancora paura, ma se la sente di fare un'appello all'Italia, agli Italiani...
"Fermate l'immigrazione, fermate le violenze. Se ci fossero stati più controlli, io non sarei mai arrivata qui.. non sarebbe stato possibile questo. Ci portano in Italia perchè qui entrare è facile, ed una volta dentro non si esce più.. Lo sfruttamento è tutto in questo paese perchè lo stato tutela gli sfruttatori.. Quelli che arrivano dall'est, non vogliono lavorare, non vogliono un futuro per i loro figli. Vogliono solo far del male. Chi ha voglia di fare qualcosa di onesto, resta nel nostro paese che è in grande sviluppo, oppure va al nord, Germania, Danimarca, Belgio.. la vanno gli onesti, qui vengono i criminali.. Attenta Italia, ti stai riempiendo di gente cattiva che prima o poi di distruggerà..."
L'appello di Maria, non deve cadere nel vuoto. E' un monito per tutti noi. Serve per far riflettere quella marea di buonisti che ancora credono nell'accoglienza senza controlli, senza se e senza ma. Ci stiamo lasciando invadere da orde di potenziali criminali senza scrupoli. Persone senza nulla da perdere che senza alcun rimorso hanno il coraggio di ridurre in schiavitù decine di bambine della loro stessa Razza. Se lo fanno con questa freddezza inaudita contro la loro gente, cosa pensate che faranno... con tutti noi??
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