"Nuovi Italiani" - Stupra la moglie davanti al figlio

"La furia di un uomo Albanese ai danni della propria compagna. Ancora una volta, l'immigrazione porta con se violenza inaudita e abusi sessuali"

Le Storie de "La Zanzara del Web" - di Luna De Gattis

La triste storia che vi raccontiamo oggi, parla di una donna, mamma e moglie. Innamorata di quel uomo rozzo e meschino, fino al punto di sopportare per anni abusi e violenze d'ogni tipo. Ma ogni brutta vicenda ha un fine, quando il limite viene superato e la sopportazione diventa sacrosanta denuncia. 

"Un tempo era buono, gentile e premuroso. Certo, la sua cultura da sempre lo porta ad essere severo e esigente con la propria donna, ma lo accettavo, anche per il bene della nostra creatura. Così quando ricevevo sonori schiaffi sul viso, mi assumevo ogni colpa, perchè mi convincevo di meritare tale punizione. Quando mi insultava in pubblico, quando davanti ai nostri amici mi chiamava Puttana, quando mi trascinava per i capelli in strada, strattonandomi in mezzo alla gente che guardava in silenzio, non avevo il coraggio e la forza per reagire. Anche quando mi costringeva a rapporti sessuali, orali e anali, pur non avendone voglia, accettavo senza opporre resistenza, perchè così mi era stato insegnato" 

Nel suo racconto, questa donna ci presenta una vita fatta di rassegnazione, totale sottomissione al marito autoritario e padrone. Una condizione comune a quasi tutte le donne che hanno la sfortuna di condividere la loro vita con un Immigrato, ma che non può certamente essere considerata la normalità.

"Quella sera però ha esagerato. E' tornato ubriaco, come sempre, anche quel giorno aveva buttato i 100€ che il comune ci da al giorno per mantenerci nell'Alcool o in chissà quale altro suo vizio perverso. Entrato in casa, ha subito tentato un approccio. Voleva un rapporto sessuale. Io ero a letto, vicino al nostro bambino che si era appena addormentato perchè aveva un po' di febbre. Ho rifiutato, per lui, non mi pareva fosse il momento. A questo punto però è diventato una Bestia, una Furia inferocita. Mi ha presa per i capelli e sbattuta a terra, mi ha strappato di dosso il vestito che indossavo, si è calato i pantaloni ed ha iniziato ad abusare di me. Volavano schiaffi ed insulti. Parole sporche, pesanti e volgari che hanno svegliato e spaventato il nostro bambino. Mi guardava, vedevo la paura nei suoi occhi, vedeva il papà che stava facendo del male alla sua mamma, ma non sapeva che fare, piangeva.. Dopo qualche minuto, la furia si è placata nell'ennesima fugace soddisfazione di quell'uomo infame. Si è rivestito, è andato in cucina.. In quel momento ho capito che dovevo scappare, denunciare, proteggere me stessa e la mia creatura"

Questa donna ha capito, ha saputo aprire gli occhi, denunciare. Ma purtroppo sono passati anni, lunghissime giornate fatte di soprusi, violenze inaudite, umiliazioni e minacce. Anni di silenzio, di omertà, di istituzioni che foraggiavano la passione alcolista dell'immigrato con 100€ al giorno a fondo perduto, senza preoccuparsi di come quell'essere spregevole spendeva il regalo che la comunità gli aveva fatto. Una Vergogna italiana, l'ennesima, un'altro schifo che ci mostra il vero volto dell'immigrazione, ma anche del buonismo a senso unico. Qualcuno ci dirà che anche gli italiani commettono questi reati, ne siamo pienamente consapevoli e infatti denunciamo pure loro, ma se permettete, l'immigrato che si macchia di questi abomini nel nostro territorio merita un'aggravante proprio per la sua privilegiata condizione di "ospite". 
E' vero che gli italiani commettono nefandezze, ma se a farlo sono i "migranti" la pena deve essere doppia, perchè oltre al crimine hanno pure tradito la fiducia di questo popolo che tanto bonariamente li ha accolti e mantenuti...


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