Giovane Mamma Uccisa da Romeno Ubriaco
"Il Dramma Domenica notte sulla Cuneo-Asti all'altezza di Govone, ancora una volta, l'immigrazione incontrollata, Uccide!"
E' successo ancora, ormai è una routine, una quotidianità, siamo purtroppo abituati a queste notizie, ma ogni volta, la rabbia si fa sempre forte. Un'altro Romeno, ovviamente ubriaco come consuetudine, una patente inesistente, probabilmente senza bolli e gabelle varie che invece regolarmente pesano sulle tasche dei normali cittadini italiani, alta velocità, un'autostrada considerata deserta quindi terra di scorribande e limiti di velocità infranti. All'immigrato non interessa che secondo la legge italiana, per immettersi su di una strada, vi sia l'obbligo di dare la precedenza, lui si crede al di sopra della legge e i compari che lo accompagnano nulla fanno per convincerlo del contrario. A folle velocità, stordito dalla grande quantità d'alcool ingerita, si butta come un fulmine a ciel sereno sull'autostrada che poco dopo giungerà nel territorio del comune di Alba. L'amaro destino, la sciagurata sorte, hanno deciso che proprio in quel momento, su quell'autostrada transitasse Cinzia, giovane mamma 43 enne, orgogliosa titolare di un noto bar a Montà d'Alba, cuneese d'adozione, da sempre lavora e paga le tasse, una donna come tante, amante dei viaggi e del proprio figlio, con il quale stava rientrando da una breve ma intensa vacanza, utile per godersi un pochino di riposo prima di riprendere la normale vita quotidiana. Purtroppo, quella normalità non tornerà più, la vita di Cinzia è stata spazzata via da un Romeno Ubriaco, non sopravvive al forte impatto tra la sua piccola auto e quella dell'immigrato. La piangono il figlio e tutti i famigliari vicini e lontani. La piange una comunità intera che chiede giustizia, ma che già sa che non l'avrà. Leggi blande, giudici buonisti faranno del 21 enne una vittima di una società cattiva, così mai pagherà per l'orrore provocato. Ben presto lo ritroveremo libero di sfrecciare indisturbato alla ricerca di nuove vittime innocenti da sacrificare sull'altare dell'accoglienza senza se e senza ma.
Cinzia, è solo l'ultima di una lunghissima serie di vittime innocenti, italiani qualunque, con la sola colpa di trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato. Romeni ubriachi, drogati, spesso senza patente e alla guida di grosse automobili senza bolli ed assicurazione, personaggi loschi che vivono al di sopra della legge, consapevoli che in Italia tutto questo è permesso. Cinzia, ennesima vittima di un'immigrazione incontrollata e di una giustizia che non funziona, questo assassino, ora dovrebbe pagare, non gli dovrebbe essere più concesso di fare nulla di simile, ma sappiamo bene che così non sarà, la vita di una mamma è finita così, per quanto riguarda il suo carnefice, non ci resta che sperare nella giustizia divina, vista l'inconsistenza di quella terrena...
di Luisa Rozio - Inviata per Ne Parlano a Cuneo
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