Se gli Immigrati portano malattie...
"Anche l'Europa adesso lo dice: Immigrati Portano Malattie"
Gli immigrati in Europa hanno un rischio maggiore di essere affetti da Hiv e tubercolosi. Lo afferma il primo rapporto sul tema dell’European Center for Disease Control (Ecdc) pubblicato oggi. Non serviva certo l’ennesimo ente burocratico che scimmiotta il CDC americano. Il rapporto si basa sia sui dati del sistema di sorveglianza europeo Tessy che sugli studi pubblicati sul tema, e si concentra su diverse malattie infettive. ”A livello di popolazione sono più affetti da alcune patologie come Hiv e Tb”. Per l’infezione da Hiv il rapporto sottolinea che il 40% delle diagnosi fatte in Europa tra il 2007 e il 2011 riguarda la popolazione di immigrati, con quelli dall’Africa Sub-Sahariana che rappresentano la metà dei casi. Un’enormità, rispetto alla popolazione di riferimento. L’altra malattia che desta preoccupazione è la tubercolosi, in cui la proporzione di casi tra i migranti è passata dal 10% del 2000 al 25% del 2010. Peccato che siamo nel 2014, e da allora, la situazione – a occhio – non è certo migliorata. Quando si leggono questi rapporti, si deve fare attenzione, perché il diavolo è nei dettagli. Il rapporto infatti, a parte le malattie infettive – che sono quelle che interessano a noi che ce li troviamo accanto su treni, metro e banchi di scuola – ci informa che i ‘migranti sono in buona salute’, che è una frase priva di significato: rispetto a chi? Bisogna infatti andare a leggersi il rapporto con attenzione, e scoprire che ‘questa buona salute’, non riguarda la malattie infettive, ma patologie che, notoriamente, insorgono con l’età, come i tumori. E gli immigrati hanno un’età media bassa. Ma, naturalmente, i giornali titoleranno: ‘immigrati in buona salute’, e i boccaloni, in buona fede, crederanno si riferiscano a malattie contagiose.
La Redazione
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