Centallo: italiani al matrimonio e i sinti gli ripuliscono l'auto

"L'Altra faccia dell'immigrazione: e c'è ancora chi parla di accoglienza e rispetto"

Sono stati fermati dai Carabinieri di Centallo due nomadi sinti, giostrai,  che l’altra sera, all’interno di un parcheggio di un noto ristorante di Centallo  sono stati sorpresi a svuotare le macchine parcheggiate  degli ospiti di un banchetto nuziale.
A cadere nelle mani dei militari centallesi sono stati un uomo ed una donna, conviventi, entrambi già noti alle forze dell’ordine che abitano nella provincia di Torino: N.C. di anni 39 e N.E. di anni 32  . Infatti i Carabinieri della locale Stazione dopo avere appreso che in occasione dei banchetti nuziali che si tenevano in un ristorante della zona, gli ospiti, all’uscita, si erano ritrovati con le  autovetture forzate e svuotate del loro contenuto, hanno organizzato un servizio di osservazione nel parcheggio di detto locale in cui si stava festeggiando, appunto,  un nuovo matrimonio. Nel corso del servizio di appostamento, a metà serata la sorpresa: i militari  in osservazione hanno visto giungere i due sinti, un uomo ed una donna  i quali, arrivati come normali clienti, senza dare nell’occhio, hanno iniziato ad aggirarsi nel parcheggio tra le macchine ispezionando con una pila gli abitacoli dei mezzi. Dopo avere compiuto vari giri tra le auto in sosta i due entravano nel ristorante dove poi si sedevano al tavolo come normali clienti. I Carabinieri quindi procedevano ad controllare le macchine visionate dai due trovando che gli stessi avevano forzato la  portiera di un’autovettura Nissan di un’ospite del banchetto ed avevano rovistato l’abitacolo. I due sono stati quindi fermati e, sottoposti a perquisizione, sono stati trovati in possesso di alcuni cacciaviti e di uno strumento appositamente modificato per forzare le portiere. Portati in caserma a Centallo sono stati poi denunciati alla procura della repubblica per tentato furto aggravato e per possesso ingiustificato di grimaldelli e chiavi alterate.
Un'altra triste storia dunque di integrazione impossibile e di una convivenza sempre più difficile. Per molte etnie, rubare e delinque fa parte della loro stessa cultura, quindi risulta impensabile ragionare in termini di accoglienza ad ogni costo. A farne le spese sono sempre di più i cittadini italiani, dei ceti medio bassi che sono costretti ad una quotidiana guerra tra poveri nell'indifferenza delle istituzioni che il più delle volte tutelano lo straniero a discapito dell'italiano.

Resoconto tratto da TARGATO CN con commento di Ne parlano a cuneo.

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