Io Artigiano Italiano schiacciato dal Fisco Assassino
Le Interviste di Ne Parlano a Cuneo
"Storia di un lavoratore autonomo Cuneese, che vede il sudore della sua fronte, finire le tasche dell'ultimo arrivato"
"Storia di un lavoratore autonomo Cuneese, che vede il sudore della sua fronte, finire le tasche dell'ultimo arrivato"
Lo avevamo annunciato, ed ora eccoci qui. Continua il viaggio di Ne Parlano a Cuneo tra la gente comune, cittadini italiani, lavoratori dipendenti e autonomi, gente qualsiasi che senza alcun aiuto, tra mille rinunce cerca di arrivare alla fine del mese.
Oggi incontriamo Mario, piccolo artigiano di Cuneo. La sua attività, a conduzione autonoma, opera nel settore manifatturiero.
"Di cosa ti occupi per l'esattezza?"
Sono un tappezziere, oppure materassaio come si usa dire dalle nostre parti. Riparo sedie, divani, fodero materassi e cuscini. Una piccola attività artigianale, un tempo molto diffusa ma ormai ridotta al lumicino.
"Anche a Cuneo, anche in questo settore, la crisi si fa sentire..."
La crisi e non solo, abbiamo la concorrenza sleale cinese, la pressione fiscale asfissiante ed una burocrazia che non ci lascia mai tranquilli... La crisi è stata solo l'ultima mazzata.
"Un tempo un'attività come questa, dava lavoro ad almeno altre 2 persone, oggi invece malapena si vive come autonomo, come è possibile, visto che il lavoro è pressoché rimasto invariato?"
Certo, il lavoro è calato, non si fa più quel che si faceva 5/6 anni fa. Ma se non in tre almeno in due in condizioni normali ci sarebbe di cui vivere. Purtroppo non è più possibile. Un dipendente costa troppo, almeno il doppio di quel che di concreto riceverebbe di stipendio, quindi non è più una strada percorribile, meglio arrangiarsi o rinunciare a delle prestazioni, piuttosto che dare lavoro ma ricevere in cambio solo bastonate.
"Prima mi hai fatto un bellissimo esempio, di come vedi il tuo rapporto con lo stato, hai voglia di ripeterlo per i nostri lettori?"
Io vedo lo stato come un'attività. La paragono alla mia. Nel rapporto con noi artigiani, è un po' come se un cliente si rivolgesse a me per imbottire un cuscino, appena entrato in negozio, senza ancora sapere nulla, gli faccio già pagare un'ipotetico 30% sul prezzo finale, poi non contento una volta confermato l'ordine, richiedo un'altro versamento intorno al 60%, ovviamente su un presunto prezzo finale decisamente più caro del reale costo del servizio, poi dopo mesi di attesa senza completare il lavoro, consegno il cuscino rotto e rovinato, imponendo però il pagamento della rimanenza ancora da saldare ovviamente maggiorata degli interessi... Questo lo stato fa con noi lavoratori autonomi. L'Attività non è ancora iniziata e già ti chiedono tasse, come se lavorare fosse un lusso, poi a prescindere dalla mole di lavoro ti vengono imposti vergognosi balzelli, che se sei fortunato di permettono malapena di non andare in perdita. In cambio di cosa? Assolutamente nulla! Nessun servizio, nessun aiuto, niente di niente...
"Almeno che tu non sia un immigrato, in questo caso tutto cambierebbe..."
Questo ci fa davvero arrabbiare. A noi portano via fino all'ultimo centesimo e a questi delinquenti fuggiti dalle carceri del Nord africa regalano tutto... E' inaccettabile!
"Eppure c'è chi dice che sia tutta colpa dell'Evasione..."
Io penso che l'evasione totale, come ci fanno credere, in Italia sia impossibile. Tutto è soggetto a tasse, benzina, luce, acqua, gas, autostrade, assicurazione, e pure la pasta che compri al discount, tutto è tassato, quindi se vivi, chi più chi meno, tutti pagano tasse.
Penso poi un'altra cosa, meno gente che evade, uguale più gettito nelle casse dello stato e di conseguenza uguale più soldi da buttare....
"Quale potrebbe essere la soluzione per debellare questo cosiddetto cancro tutto italiano?"
Premesso che il cancro è semmai la giustizia che lascia libero uno spietato razzista assassino come Kabobo e condanna con rito immediato un pensionato che ha rubato una mela, la soluzione sta proprio alla base del problema. E' ora di finirla di chiedere soldi ai soliti noti per poi non dare nulla in cambio. Le tasse servono per mantenere i servizi, almeno così ci dicono, ma se questi non ci sono come possono pretendere che la gente continui a pagare?
Come possono chiedere sacrifici ad un padre di famiglia italiano, per poi, con i soldi della sua fatica, mantenere un Rom in una villetta regalata dallo stato?
"Non possiamo che condividere. Che ne pensi invece, della proposta fatta a suo tempo da La Destra di Storace, che prevedeva di poter scalare ogni spesa, così da incentivare tutti a richiedere scontrino e ricevute fiscali?"
Penso che sia una cosa giustissima. Perchè devo pagare le tasse su di un imponibile che in realtà non ho? Il cibo, i vestiti, gli elettrodomestici, le medicine, il barbiere... tutte spese indispensabili che non vengono considerate. Se si potessero detrarre tutti i costi, a nessuno converrebbe evadere. Ma sai cosa penso... Non succederà mai... perchè in un sistema così semplificato i tanti burocrati che vivono attorno al fisco non avrebbero più nulla da fare...
"Certo, dai commercialisti, ai funzionari delle Entrate, con un sistema del genere, non ci sarebbe più granché da fare... come del resto avviene nei paesi normali...."
Ci vorrebbe davvero poco, totale incassi meno totale spese. Il risultato per il 20%, questa è la parte di reddito che devi dare allo stato in cambio di servizi veri e funzionali.
Poi un'assicurazione privata per pagarti la pensione e finisce li... Basta burocrazia, basta code, basta statali arroganti e funzionari presuntuosi, e sopratutto basta Studi di settore....
"Già, il vero Cancro italiano. Gli Studi di Settore. Ci racconti la tua esperienza?"
Ho poco da raccontare. Ho incassato 10, secondo lo stato, secondo calcoli fatti da burocrati che non hanno alcuna idea di come funzioni questo tipo da lavoro, dovevo incassare 15. Risultano quindi 5 di evasione. Le possibilità sono due, ho pago la differenza piegandomi al fisco, oppure posso aspettarmi fin da subito un accertamento, che nel 90% dei casi si conclude con il fallimento della mia attività per via delle troppe tasse richieste dal fisco.
Peccato che io ho davvero incassato 10, perchè quei parametri non possono valere indiscriminatamente da Nord a Sud, città grandi e paesini senza alcuna logica. Ma allo stato non interessa, mi sono fatto fare un prestito e zitto ho pagato...
"Questa è un'autentica vergogna... Ogni anno ci dicono che verranno cancellati, ma eccoli sempre li, a far fallire le aziende...."
Hai ragione, in Italia, la maggior parte delle attività che chiudono, non lo fanno per il poco lavoro, ma bensì per le troppe tasse. Siamo arrivati a pagare il 70% dei ricavi, più ovviamente le spese quotidiane, in poche parole, lavoro 50 ore al giorno per ricavare si e no il giusto per mangiare e pagare l'affitto, mi spiegate come faccio a dare da mangiare ai miei figli?
"Basterebbe essere immigrati...."
Esatto. Perchè mentre a me tolgono ogni euro, mentre lo stato immobile guarda i miei figli che muoiono di fame, all'ultimo arrivato concedono tutto... 35€ al giorno come contributo spese, affitto in casa popolare pagato, bollette pagate, asili nido gratuiti, libri per la scuola a gratis, assistenza e sanità gentilmente offerti... poi vediamo pure che a Milano, quel comunista di Pisapia ha regalato ai Rom bellissime casette in legno, con aria condizionata e tutti i comfort... ditemi come si fa ha non diventare Razzisti?
"La signora Kyenge, però pare preoccuparsi dei Buuu! negli stati e di dare accoglienza alle centinaia di clandestini che ogni giorno invadono le nostre coste..."
Questa è l'Italia. Abbiamo al governo gentaglia che umilia e maltratta il proprio popolo ma si piega a novanta gradi dinnanzi allo straniero... Per questo andiamo così male...
"Se potessi dire due parole al signor Letta, quali sarebbero?"
A lui che ama così tanto i poveri migranti, chiederei di essere così buono anche con gli italiani. Noi non chiediamo soldi e regalie, ci basterebbe che ci lasciassero lavorare in pace e che la smettessero di portarci via quei pochi spiccioli che guadagniamo con il sudore della nostra fronte... Chiederei solo questo...
Fa davvero male, vedere come anche nella nostra Provincia di Cuneo, un tempo culla di ricchezza e prosperità, ci siano nostri concittadini ridotti davvero alla fame, dallo stesso stato che ne dovrebbe tutelare i diritti. Si fa un gran parlare di lotta al Razzismo e alla Xenofobia, ma non guardiamo i grossi problemi che affliggono la nostra gente. Lo straniero potrebbe anche essere il benvenuto, se l'italiano avesse almeno ciò che gli spetta. I nostri cittadini, non chiedono molto. A differenza dell'immigrato non vogliono case a gratis, bollette pagate e assegni di mantenimento, l'italiano si accontenta del proprio lavoro, della dignità di guadagnarsi il coccio di pane. Lasciate vivere la nostra gente, basta tartassare e umiliare che da sempre tira avanti questo paese. E' ora di riflettere, perchè il caso di Mario, purtroppo non è un caso isolato, sono in tanti nella sua situazione, ed è ora che chi ci governa se ne renda conto, prima che sia troppo tardi.
Intervista a Cura di Luisa Rozio
Redazione di Ne Parlano a Cuneo Invia le tue segnalazioni a neparlanoacuneo@libero.it

come al solito la colpa è dell'immigrato, non dei governi di destra che ci sono stati dal 94 ad oggi, delle ministre-veline, dei ministri mafiosi, degli indagati al governo, di quelli che "mi hanno regalato una casa vicino al colosseo ma non lo sapevo" no la colpa è dell'immigrato..ma fatevi un bell'esame di coscienza e almeno date un giusto nome alle cose tipo chiamate questo blog: balle inventate ad arte per portare voti alla destra fascista, un iniziativa fascio-autoritaria..ridicoli
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