Martiri delle Foibe

"Il 10 Febbraio sarà la decima giornata Nazionale del ricordo, in onore delle vittime dell'odio Comunista"


Giornata del Ricordo e della Memoria - di Luisa Rozio

Erano gli anni della Seconda Guerra Mondiale, il conflitto stava per finire, l'invasore Americano spalleggiato dai soliti servitori Anglosassoni, con l'appoggio determinante di qualche manipolo di ribelli e traditori, era ormai in procinto di occupare tutto lo stivale. Ad oriente, in quella che era la Jugoslavia, vi era una feroce ed ostile dittatura di tipo Comunista, guidata da un generale balordo e spietato salito agli orrori della storia con il nome di Tito. A quel tempo, i territori Italiani si estendevano fino alla Città di Fiume, passando per l'Istria e la Dalmazia.  Stiamo parlando di una vasta fetta di territorio affacciato sul Mar Adriatico, che si estende per decine di chilometri a sud di Trieste. Da sempre queste aree, appartengono alla storia e alla cultura che oggi definiamo Italiana, insomma sotto tutti gli aspetti, queste popolazioni da tempo immemorabile si sono sentite cosa unica con il nostro Tricolore. Purtroppo le selvagge popolazioni slave, senza patria e fissa dimora, da sempre lontane dal concetto di Nazione ma ben radicate in una divisione tribale ed arcaica della società, più volte nella storia hanno preteso e cercato l'occupazione di quel territorio su cui rivendicavano a torto, una qualche paternità. L'occasione del secondo conflitto mondiale, con l'avanzata dell'ideologia comunista e il potere finanziario e capitalista che stava conquistando l'Europa a discapito delle forze Nazionaliste, fu il momento più opportuno per sferrare l'ignobile attacco contro quegli italiani da sempre odiati. Ecco dunque, a partire dal 1943, l'inizio di una terribile operazione di Pulizia Etnica senza eguali nella storia. Con la complicità di troppi Comunisti Italiani, i Partigiani vigliacchi e traditori fedeli solo a Tito e alla Falce e Martello, nel giro di pochi anni sterminarono in modo sistematico tutta la popolazione italiana che viveva in Istria e Dalmazia. In poco tempo, innocenti cittadini italiani, furono cacciati dalle loro abitazioni, derubati di ogni avere e condotti nei campi di concentramento Jugoslavi. La prassi ci parla sempre della Shoah, dei campi Nazisti, come se fossero gli unici, ma la realtà è ben diversa, quelli furono solo una minima parte rispetto alle atrocità compiute in passato (e tutt'ora) dall'odio comunista. Ma questa è un'altra storia. 
Oggi ricordiamo i Martiri delle Foibe. Ma cosa sono le Foibe?
Le barbarie comuniste, non si limitarono alle deportazioni, ai campi di lavoro forzato e alle esecuzioni di ribelli come fu per la Germania di Hitler e poi per gli Americani Occupanti, la loro folle e spietata visione della guerra andava ben oltre. Il piano vigliacco di Tito e dei suoi Partigiani, con il benestare dei troppi traditori Italiani, era infatti quello di attuare un massiccio genocidio, tutti quelli che erano di Razza Italiana dovevano sparire dalla faccia della terra, perchè non erano considerati degni di vivere. Così, dopo aver patito immani sofferenze, Uomini, Donne e Fanciulli, la cui unica colpa era di essere Italiani, vennero buttati, spesso ancora vivi, in profonde buche che loro stessi furono costretti a scavare, fu così che l'intera popolazione Italiana di Istria e Dalmazia finì sommersa nelle cosiddette Foibe.  Questa gente non aveva fatto nulla di male, non erano Ladri od Usurai, non rappresentavano un pericolo per l'ordine pubblico, non disprezzavano la vita e i valori, non volevano dominare il mondo o sottomettere altre popolazioni. A loro bastava vivere in pace e serenità nella terra che gli fu lasciata dai loro Padri. Dunque questo sterminio, a differenza di altri, è assolutamente ingiustificabile, inimmaginabile. Quello che il comunismo ha fatto ai nostri Fratelli Italiani, rappresenta il male assolutoil crimine più grave ed orrendo della storia. 
Eppure, nonostante le prove schiaccianti e le testimonianze certe, per tanti anni di tutto questo non si è potuto parlare. Da sempre si ricordano con commozione e dolore altre Giornate della Memoria, anche quando la storia ci appare realisticamente in parte poco chiara, pilotata, scritta dai vincitori e dunque spesso poco attendibile. Questa brutta vicenda invece, nonostante ci tocchi più da vicino di qualunque altra, è passata e spesso passa tutt'ora in secondo piano. Si sa che quando una strage è Comunista o Capitalista deve essere sminuita, le vittime di queste ideologie valgono sempre meno di altre perchè è meglio combattere con forza le idee più fastidiose. Fortunatamente, nel 2004, il Governo Berlusconi ha avuto il Coraggio di istituire la giornata Nazionale dedicata al Ricordo dei Martiri delle Foibe. Adesso dimenticare i nostri fratelli è più difficile. Certo è che su questa vicenda, non ci sono grandi e pluri premiate pellicole cinematografiche o eterni libri narrati in ogni aula scolastica e certamente non ci sono settimane di speciali e dibattiti sui media. Non si indignano presidenti, non si piange davanti ad un muro, non si chiede scusa.. I Martiri delle Foibe, sono vittime di serie B, ma qualcuno non dimentica, noi non dimentichiamo! "La Zanzara del Web" dedica questo articolo a chi non c'è più, ai famigliari ed agli eredi di chi è stato sterminato per il suo sangue Italiano, ai nostri fratelli e a tutti coloro che soffrono nel mondo a causa del Comunismo ma di cui nessuno ha più voglia di parlare... 

di Luisa Rozio


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"La Provincia di Cuneo Ricorda i Martiri delle Foibe"


"Nella giornata di sabato 8 febbraio si svolgerà a Cuneo una fiaccolata per rendere onore ai Martiri delle Foibe cui tutta la cittadinanza e' invitata a partecipare. Il corteo, organizzato dal “Comitato 10 Febbraio” della Provincia di Cuneo, prenderà avvio alle ore 17.00 da Piazza Galimberti e percorrerà via Roma fino alla Piazza antistante il Comune di Cuneo dove le autorità istituzionali presenti si uniranno al ricordo di questa tragedia per troppi anni dimenticata.

Dimenticata sotto un velo d’oblio figlio degli interessi di parte, che per decenni hanno calato una cappa opprimente sull’intera vicenda.

Le storie delle migliaia di nostri connazionali condannati ad una morte orribile, gettati, spesso ancora vivi, dentro gli “inghiottitoi carsici”, assumono toni ancor più tragici perché negli anni a seguire hanno dovuto subire l’ulteriore sfregio di veder rimossa la loro tragedia dalle pagine della storia: cancellati, nascosti, dimenticati.

Si è dovuto attendere fino al 2004 perché lo Stato italiano riconoscesse in forma ufficiale la vicenda, istituendo per legge il “Giorno del Ricordo”, perché i nostri ragazzi potessero finalmente studiare sui libri di storia questa pagina dolorosa del nostro passato.
Ma nonostante ciò ancora oggi sono tante le polemiche, i distinguo che si sollevano in occasione di ogni 10 febbraio, con meschini tentativi di mettere a confronto le tragedie della storia, quasi che fosse necessario stilare classifiche, individuare vittime di serie a e di serie b. Senza voler scendere nel merito di tali polemiche, il nostro intento con la manifestazione di sabato 8, è semplicemente quello di ricordare a tutti, opinione pubblica compresa, che la storia non può essere cancellata: si possono dare giudizi, ma i fatti restano e come tali vanni ricordati e va reso onore alle vittime.

Anche per questo motivo, prendendo esempio dalla storia dimenticata dei martiri delle foibe, affinché nessun altro italiano debba più subire tale “damnatio memoriae”, durante la manifestazione si porterà anche una testimonianza di solidarietà e vicinanza ai due marò, Massimiliano Latorre eSalvatore Girone, di cui tutti adesso si ricordano ma che da due anni sono stati abbandonati in India.
Nel ribadire il carattere apolitico e apartitico dell’iniziativa, il comitato organizzatore ha incontrato il Sindaco di Cuneo Federico Borgna, invitandoLo a partecipare alla manifestazione."


Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a contattarci all’indirizzo mail comitato10febbraio.cn@gmail.com

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